martedì 18 giugno 2013

Un giovane italiano divenuto talebano



La religione é un narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente.

Sigmund Freud - L'avvenire di un'illusione



Delnevofoto ANSA

"vinceremo! Sai che qui accadono miracoli? I martiri profumano. Gli aerei vengono abbattuti con le preghiere."


http://www.huffingtonpost.it/2013/06/18/giuliano-ibrahim-delnevo_n_3459366.html?1371564193&utm_hp_ref=italy

Possiamo credere di essere nel giusto perchè aderiamo ad una fede che crediamo essere superiore al senso comune. Crediamo che quella fede lunga di secoli sia per questo veritiera. Possiamo credere che uomini probi e forti si siano battuti per quella fede e questo ne fa la sua legittimazione. Possiamo in questo sforzo di adesione annullare pian piano le armi razionali che la natura ci ha donato per dichiararci schiavi di un'idea. Possiamo annullare la nostra storia, la terra che ci ha cresciuti e le storture che in essa abbiamo incontrato per un ideale altro. Lontano e perciò più alto. Separato e perciò più vivo. Ostico e perciò più puro. Le religioni sono il terreno per coltivare l'illusione della purezza. E da giovani si è più facilmente tentati...

Come direbbe krishnamurti:  "c'è un conflitto fra il reale e l'illusione, non in essi medesimi ma in noi. Preferiamo l'illusione al reale; l'idea è più attraente. Perchè ci aggrappiamo all'idea, deliberatamente o incosciamente, e mettiamo da parte il reale? L'idea, il modello sono una proiezione dell'io; sono una forma di autoadorazione. L'idea dà il potere di dominare, di affermarsi, di guidare, di foggiare; e nell'idea che è una proiezione dell'io, non c'è mai negazione dell'io...Non si tratta di come liberarsi dell'idea ma di come affrontare il reale. Senza conoscenza di sè l'azione conta ben poco" da Liberarsi dai condizionamenti" - Mondadori pag 55-56.



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