venerdì 7 maggio 2010

Meridionali siete e meridionali resterete...

Diciamolo dunque con franchezza: per salvarci da Hitler ci stiamo facendo uccidere da Hitler. Sì, è così. Affermiamo che la natura non conta, che la nazione non conta, che la storia non conta, che il popolo non conta, che la lingua non conta, favorendo al massimo la mescolanza degli individui e dei gruppi appartenenti ai più diversi Stati e alle più diverse etnie e spingendo questa affermazione al di là di ogni ragionevolezza e di ogni concreta evidenza, per paura che si possa ricadere nelle teorie e nelle tragiche vicende hitleriane. E’ una strada sbagliata e, come sempre quando l’Umanità abbandona il metodo critico, il sistema logico che guida la ragione, e si affida a false certezze, stiamo creando ancora una volta i presupposti di terribili sofferenze e di inevitabili conflitti...(continua)

Non ne farei una questione automatica. Molti meridionali hanno costruito con le proprie forze e intuizioni le società più progredite. Perchè come diceva De Crescenzo, "si è sempre meridionali di qualcuno".

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