L’attacco del leader terrorista beduino (sia detto col disprezzo che può averne un occidentale) contro la civile e pacifica Svizzera ci chiama di nuovo a capire chi sono gli islamici. Non il popolo che sbarca il lunario in “questa terra di lacrime”, ma il popolino assoggettato, attraverso i suoi membri, ai dettami di una religione tribale vecchia di quasi 1500 anni, che vuole imporre un credo falso e prescientifico. L’invito alla Jihad suscita indignazione a noi occidentali e (per fortuna) larvata accondiscendenza dai gruppuscoli di terroristi ideologici e “senza storia” che cercano il momento di visibilità attraverso il servile ricorso alla violenza. Apriamo la mente e il cuore e proviamo a capire su quali nefandezze si fondano le religioni. Esse sono lo strumento con cui poche persone "dominano" sui molti. Quanti morti per una retrivia “idea”.
"Dobbiamo proclamare con tutti i mezzi il Jihad contro l'infedele e apostata Svizzera", ha dichiarato Gheddafi in un discorso a Bengasi per l'anniversario della nascita di Maometto. Per il leader libico la guerra santa "contro la Svizzera, il sionismo, contro l'aggressione straniera non è terrorismo. Qualunque musulmano nel mondo che abbia fatto accordi con la Svizzera è un infedele (ed è) conto l'Islam, contro Maometto e il Corano". da Repubblica - esteri
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